Statuto del Consiglio Presbiterale Diocesano

Data del documento: 03-04-2008
Soggetto produttore: NOTO
Autore: S.E. Mons. Mariano Crociata
Tipologia: Statuti e Regolamenti
Argomento principale : consigli di partecipazione
Sintesi

Dall’Introduzione

La comunione e la partecipazione nella Chiesa scaturiscono innanzitutto non da esigenze di efficacia pastorale, ma dalla natura della Chiesa stessa, così come è stata riproposta dal Concilio Vaticano II e soprattutto da come è stata voluta dallo stesso Cristo.
Fin dai primi tempi della Chiesa, i Vescovi assunsero il servizio della comunità con i loro collaboratori, sacerdoti e diaconi; i presbiteri, saggi collaboratori dell’ordine episcopali e suo aiuto e strumento, costituiscono col loro Vescovo un unico presbiterio, sebbene destinato ad uffici diversi. L’Ordine Sacro e la comune missione fa sì che tra i presbiteri e insieme col Vescovo ci sia una intima fraternità che deve manifestarsi negli incontri, nella comunione di vita, di lavoro e di carità (cf. LG 28).
Per questo i Vescovi devono avere i sacerdoti come “necessari collaboratori e consiglieri nel ministero e nella funzione di istruire, santificare e governare il popolo di Dio […] come fratelli e amici”, devono essere “pronti ad ascoltarne il parere, anzi siano loro stessi a consultarli e ad esaminare assieme i problemi riguardanti le necessità del lavoro pastorale e il bene della diocesi”. D’altra parte i sacerdoti venerino nei Vescovi “l’autorità di Cristo, supremo pastore, siano uniti ad essi con sincera carità e obbedienza” (PO 7).