Statuto dei Vicari foranei

Data del documento: 16-02-1994
Soggetto produttore: AMALFI – CAVA DE&#8217
Autore: S.E. Mons. Beniamino Depalma
Tipologia: Statuti e Regolamenti
Argomento principale : diocesi, foranie, organismi
Sintesi

Dall”Introduzione’ di S.E. Mons. Beniamino Depalma

Il servizio episcopale che sono chiamato a svolgere nella Chiesa di Amalfi-Cava de’ Tirreni richiede l’elaborazione di un piano diretto a regolare e coordinare l’attività apostolica del popolo di Dio operante in questo territorio. Nella prospettiva di una necessaria e non differibile organicità di iniziative, con decreto del 7 dicembre 1991, ho raggruppato le 26 parrocchie in cui è suddivisa l’Arcidiocesi nelle seguenti otto foranie: Agerola-Furore; Amalfi-Atrani-Ravello-Scala, Conca dei Marini-Positano-Praiano; Maiori-Minori-Tramonti; Cava Centro; Cava Est; Cava Ovest; Cetara-Vietri sul Mare.
Tale struttura intermedia tra la parrocchia e la diocesi non più concepita come nel CIC del 1917 in termini di mera suddivisione obbligatoria del territorio diocesano ma come forma istituzionale di cooperazione tra le parrocchie di un medesimo territorio pastoralmente omogeneo, è idonea, di per sé, a realizzare la pastorale d’insieme sulla base degli elementi messi in risalto dal Direttorio del Ministero Pastorale dei Vescovi (EI, n. 185).
Il vicario foraneo, secondo Il medesimo Direttorio (EI, n. 184), oltre a giovare alla pastorale organica, è uno strumento indispensabile per l’applicazione della sussidiarietà e della giusta distribuzione dei ministeri.