Il diritto ed il dovere di partecipazione economica dei fedeli in favore della Chiesa è stato formulato nei secoli in maniera semplice e chiara attraverso il precetto tradizionale “sovvenire alle necessità della Chiesa contribuendo secondo le leggi e le usanze” (cf. can. 222, § 1). Tale dovere si è comunemente espresso attraverso alcune forme principali, tra le quali vi sono le offerte in denaro o in natura, date dai fedeli spontaneamente o in risposta a sollecitazioni pastorali in occasione di particolari circostanze o a titolo di tributo, e le offerte connesse con la celebrazione di sacramenti o di sacramentali, in primo luogo della S. Messa, avvertite come occasione per l’espressione della propria partecipazione ecclesiale e della carità concreta nei momenti significativi della propria esistenza e della vita familiare (cf. CEI, Sovvenire alla necessità della Chiesa, n. 6).